... che qualcuno mi dia le foto per l'incoronazione dell'IRON, riprendo una vecchia rubrica della quale mi ero pure dimenticato.
Molte le curiosità che mi sono balzate all'occhio in questi giorni, ma una mi sembrava carina da raccontare, vale a dire le origini del casino dei mutui subprime: tutto nasce da tal Angelo Mozilo (italoamericano!!!) agente finanziario, oggi 68 enne. Il nostro caro amico creava la società "Countrywide Financial" con la quale iniziò, approfittando dei bassi tassi d'interesse dopo l'11 settembre, a organizzare prestiti per persone praticamente indigenti. Il termine "sub", infatti, indica i contraenti nemo affidabili rispetto alle garanzie fornite dai contraenti di prima categoria, "prime" per l'appunto.
Tutto il sistema funzionava sulla certezza che il prezzo delle case continuasse ad aumentare, in modo tale che, nel caso un cliente avesse avuto qualche difficoltà nel rimborsare la rata del mutuo, la banca avrebbe procurato lui un nuovo mutuo impegnato sul maggior valore che col tempo l'immmobile avrebbe acquisito. Trattasi della tecnica del "mutuo ricaricabile".
Tutto bene finchè le previsioni dei valori immobiliari erano sempre al rialzo, ma questo come sapete non è accaduto.
Anzi, si verificarono due concomitanti fenomeni: i prezzi degli immobili iniziarono a scendere, e i tassi di interesse aumentarono (considerate che i muuti erano quasi sempre contratto a tasso variabile e quindi assolutamente influenzati da questo rialzo). Le conseguenze furono che i famosi indigenti non riuscirono più a pagare le rate, non venne più concesso loro di ricaricare il mutuo perchè il prezzo dell'immobile era in discesa, conseguentemente la banca ha iniziato a pignorare i beni.
Ma allora, come hanno fatto ad influenzare anche noi tutte ste cose?
Semplicemente perchè questi crediti inesigibili venivano venduti ai piccoli risparmiatori anche nel nostro continente attraverso il fenomeno della "cartolarizzazione".
Ecco come: gli "strutturatori" delle grande banche d'affari (tra le quali molte di quelle oggi fallite o salvate) riscattavano questi crediti immobiliari, li dividevano in tranche, li mischiavano ad altri crediti (legati al consumo o altro ancora) e infine riuniti in un unico titolo! Insomma un vero capolavoro di ingegneria finanziaria la cui complessità è davvero mostruosa! Da qui tutti quei nomi e acronimi che si leggono sui giornali... CDS Credit default swaps, CDO Collateralized debt obligations, etc.
Naturalmente anch'io rinuncio a capirne il senso ma sappiate che tutti questi prodotti, che rendevano solo alle banche che li vendevano (e poi hanno pure il coraggio di difendersi in giudizio dalle accuse di truffa... mah!), venivano poi rivenduti alle imprese, a noi piccoli risparmiatori, ai Comuni e alle Regioni.
Quindi ci si è trovati paradosslamente di fronte a questa situazione: un mutuo emesso anche da una piccola banca Californiana a un disoccupato del Texas, legato poi a un titolo dal nome incomprensibile sul quale magari le società di rating emettevano il massimo dei giudizi (la famosa tripla A, quale indice di massima affidabilità), viene magari venduto a Londra o a Hong Kong. Tutto questo fa assolutamente perdere di vista il rischio effettivamente assunto dal prestatore.
Qualcuno ha anche detto che una volta la banca accordava un prestito solo a seguito di una solvibilità del cliente e si aspettava di essere rimborsata, oggi, invece, alla banca non interessa la serietà del cliente perchè intanto con la cartolarizzazione il problema si passa ad altri!
Incredibile! E tutto questo senza che nessuno dicesse nulla!!!
MANDI.
I 5 SE.
Tutto bene finchè le previsioni dei valori immobiliari erano sempre al rialzo, ma questo come sapete non è accaduto.
Anzi, si verificarono due concomitanti fenomeni: i prezzi degli immobili iniziarono a scendere, e i tassi di interesse aumentarono (considerate che i muuti erano quasi sempre contratto a tasso variabile e quindi assolutamente influenzati da questo rialzo). Le conseguenze furono che i famosi indigenti non riuscirono più a pagare le rate, non venne più concesso loro di ricaricare il mutuo perchè il prezzo dell'immobile era in discesa, conseguentemente la banca ha iniziato a pignorare i beni.
Ma allora, come hanno fatto ad influenzare anche noi tutte ste cose?
Semplicemente perchè questi crediti inesigibili venivano venduti ai piccoli risparmiatori anche nel nostro continente attraverso il fenomeno della "cartolarizzazione".
Ecco come: gli "strutturatori" delle grande banche d'affari (tra le quali molte di quelle oggi fallite o salvate) riscattavano questi crediti immobiliari, li dividevano in tranche, li mischiavano ad altri crediti (legati al consumo o altro ancora) e infine riuniti in un unico titolo! Insomma un vero capolavoro di ingegneria finanziaria la cui complessità è davvero mostruosa! Da qui tutti quei nomi e acronimi che si leggono sui giornali... CDS Credit default swaps, CDO Collateralized debt obligations, etc.
Naturalmente anch'io rinuncio a capirne il senso ma sappiate che tutti questi prodotti, che rendevano solo alle banche che li vendevano (e poi hanno pure il coraggio di difendersi in giudizio dalle accuse di truffa... mah!), venivano poi rivenduti alle imprese, a noi piccoli risparmiatori, ai Comuni e alle Regioni.
Quindi ci si è trovati paradosslamente di fronte a questa situazione: un mutuo emesso anche da una piccola banca Californiana a un disoccupato del Texas, legato poi a un titolo dal nome incomprensibile sul quale magari le società di rating emettevano il massimo dei giudizi (la famosa tripla A, quale indice di massima affidabilità), viene magari venduto a Londra o a Hong Kong. Tutto questo fa assolutamente perdere di vista il rischio effettivamente assunto dal prestatore.
Qualcuno ha anche detto che una volta la banca accordava un prestito solo a seguito di una solvibilità del cliente e si aspettava di essere rimborsata, oggi, invece, alla banca non interessa la serietà del cliente perchè intanto con la cartolarizzazione il problema si passa ad altri!
Incredibile! E tutto questo senza che nessuno dicesse nulla!!!
MANDI.
I 5 SE.